Una Buona Notizia! Ciao a Tutti!

Caspita! Son passati 9 anni dall'ultimo post!
Ora sono qui e Vi saluto Tutti.

In tutto questo tempo molte cose sono cambiate, tante davvero ...  ma ho continuato a studiare Fuori e  Dentro di me.
Ecco il frutto della mia personale ricerca e una raccolta dal web: testimonianze su Bellezza e Amore.
More and Beyond.
LA FESTA

In un momento ben preciso della mia vita, ne ho sentito il Profumo.
E Tu?
Per Puro Caso, lo hai sentito anche Tu?


Il canale è su Telegram ed è pubblico. Se non riesci ad accedere, fammelo sapere.
Ci sono soltanto Cose Belle!

Ho anche un canale esattamente all'opposto.... ma per accedervi dovrai espressamente chiedermelo e dovrai essere preparato.
Q-ualcuno ha detto:
"La vastità del male sconvolgerà più del male stesso".
Vero.

Ma
Q-alcun Altro da molto tempo sta dicendo:
"MA IO VI DICO ... ... ..."
"Non avere paura."

Ringrazio fin d'ora tutti gli autori e i proprietari dei canali o dei profili dai quali ho attinto il materiale.
Se ritenete che non sia un modo corretto, scrivetemi ed eliminerò i Vostri contenuti.
Grazie!


Ho anche un canale dedicato al Reiki, al Tai Chi, ad altre Energie Sottili, all'incontro col Sé, al Suono, alla Geometria Sacra, alla scienza di frontiera (Fringe!).
Lo pubblicherò. A presto!

Reiki e legislazione: una buona notizia

Riporto parte del post che invito a leggere integralmente al link indicato:

Reiki e normative legislative


DAL QUOTIDIANO "ITALIA OGGI" DEL 22/09/2015 (Grazie a Chiara Grandi per l'invio)
Ricevo dalla presidente Komyo Reiki Italia, Chiara Grandi, la seguente notizia, con articolo sotto:

Sul quotidiano ItaliaOggi è stata pubblicata una notizia che riguarda coloro che intendono occuparsi pofessionalmente dlella pratica ReiKi (parlo di ReiKi applicato in quanto l'insegnamento non richiede nessun requisito).

Come noto, la CCIA di Brescia aveva assunto una interessante posizione ovvero quella di ammettere la pratica del ReiKi proprio in quanto NON regolata - quindi non limitata - da specifiche normative e quindi astrattamente "non vietata", una posizione importante che evidentemente anticiapva già al tempo l'ettuale risoluzione.

Ora è uscita una Risoluzione (quindi non una norma imperativa ma una linea di condotta a cui le Ccia possono far riferimento in assenza di una normativa più forte) del Ministero per lo Sviluppo Economico che sostiene che quei centri in cui non si pratica massaggio fisico di natura estetica ma un massaggio volto ad un...
(testuale) ... "più generico mantenimento di una naturale condizione di benessere, in assenza di specifiche disposizioni legislative, non devono essere sottoposte a specifiche restrizioni dell'esercizio, quali, ad esempio, il possesso del titolo abilitante alla professione di estetista"

Riferimento: MiSe 08/06/2015 Nr. 85939
Quindi se a qualcuno interessa, facendo riferimento a questa risoluzione MiSe, è possibile richiedere l'iscrizione in CCIA come centro ReiKi, fatto salvo che ovviamente va da sè che l'iscrizione in CCIA comporta necessariamente anche l'iscrizione all'Inps Artigiani.

La direzione
Komyo Reiki kai Italia

fonte | http://www.dacuoreacuore.it/page.php?294

Beh, non è molto, o forse sì, ma comunque alimenta la speranza di poter un giorno esercitare il Reiki in tranquillità.

Esperimento della doppia fenditura

Aggiornamento del 2.2.15
Pur senza toccare il post originario (questo blog è anche il diario del mio personale cammino ...) ho aggiunto un video trovato su youtube che mi sembra molto chiaro. E' tratto dal film "What the... bleep... do we know".
C'è anche un libro che si rifà al film e lo consiglio:
Bleep-Ma che... bip... sappiamo veramente? Buona visione e/o buona lettura!

23.5.14
Per Newton la luce era di natura corpuscolare. Young concepì un esperimento che ne evidenziò la natura ondulatoria. Maxwell con le sue equazioni ribadì la natura della luce come onda elettromagnetica.
Con i lavori di Planck, Einstein, Millikan e Compton, la luce tornava ad essere di natura corpuscolare.
E allora? Onda o corpuscolo?

Niels Bohr
A un certo punto Bohr enunciò il Principio di complementarità, secondo il quale "i fenomeni che avvengono in scala atomica hanno proprietà che appartengono sia alle onde che alle particelle".

L'esperimento della doppia fenditura (1928), variante dell'esperimento di Young, permette di dimostrare la dualità onda-particella della materia e della radiazione elettromagnetica.

Adesso viene il bello!

L'esperimento vale sia per fasci di elettroni (come si fa a sapere quale fenditura attraverseranno?) ma anche per elettroni singoli sparati contro le fenditure (com'è possibile che un singolo elettrone si propaghi nello stesso momento attraverso due distinte fenditure?)

Hanno cercato di osservare l'elettrone nel momento in cui attraversa le fenditure, usando dei fotoni come lampadine: ebbene, l'elettrone si fa vedere al passaggio ma non crea più la figura di interferenza nello schermo (cioè si comporta da corpuscolo!).
Se invece non lo osservano, lui si comporta da onda. (Heisenberg)

Sto pensando:
se gli elettroni dei miei atomi delle mie molecole delle mie cellule malate, sono così sensibili all'osservazione, potrei anche trovare il modo di interagire con essi soltanto prestando loro attenzione e consapevolezza ... è così impossibile?

E se la coscienza umana fosse simile a quei "fotoni lampadina"?
Si può dire con certezza: "è impossibile"?

RICERCHE
http://it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_della_doppia_fenditura
In questa pagina c'è anche una semplice animazione dell'esperimento.

RISORSE
Bartlett R., Matrix energetics, 101
NOTE

L'interferenza è stata osservata anche con molecole grosse (e questo mi intriga veramente molto!).
23.5.2014

11.A - Dolore all'articolazione della testa

Sono in libreria a Treviso e mi diverto in mezzo ai miei amici libri.
A un certo punto, forse a causa di un movimento inconsueto, sento dolore all'articolazione della testa. Lo conosco già, e non è torcicollo...

Comprendo la malparata perciò mi dirigo in fretta alla cassa con movimenti da robot; in effetti ho la testa paralizzata.
Pago ed esco. Dò borsa giubbino e libri alla mia amica (preoccupata): le mani mi servono per trattare il collo. Ci incamminiamo verso il parcheggio.
Dopo un po' noto che il dolore è sì diminuito ma non riesco a muovere la testa. Mi spavento un pochino e dico alle mie Guide:

"Qui la cosa si fa seria. Aiutatemi. Non mi passa. Devo guidare e tornare a casa. Come farò?"

Subito sento come un "morso" all'altezza del fegato. Descrivo così ciò che ho interpretato come una indicazione di soluzione al mio problema.
Fiduciosa, abbandono il collo e metto entrambe le mani al fegato.
Il tempo di arrivare al parcheggio (10 minuti) e il blocco atlante-epistrofeo è scomparso! Grazie!

CONSIDERAZIONI
a) Ovviamente non so spiegare il perchè della posizione suggeritami (forse c'è un meridiano che passa di lì e va dentro la testa?).
b) E' stato utile a me, potrebbe non valere per altri.
c) bella chiarezza di percezione e ispirazione rispetto alla risposta d'aiuto.

6/7/2014

11.F - Dolore al fegato

Ieri a tarda sera.
Un sms della mia nipotina mi avvisa che Cesco ha una colica epatica e chiede urgente Reiki a distanza.
Ok. Mi metto subito.
Mentre sto facendo la "Distanza" sento chiaramente alcuni segnali del problema di Cesco:

1-un punto sul retro coscia destra verso l'esterno appena sopra il ginocchio, pulsante, ciclico.
2-un punto dentro l'orecchio destro un po' sopra il palato.
3-le punte delle dita del piede destro.

Trasmetto queste informazioni alla mia nipote: "provate a trattarlo così -  (in quella casa ci sono due reikiste di primo livello) e fatemi sapere come va".
Nessuno mi chiama più e io prendo sonno con l'intenzione di continuare a mandare Reiki per tutta la notte.

Oggi.
Mi telefona Cesco per ringraziarmi.
Le Reikiste di casa gli mettevano le mani sul fegato ma lui vedeva le stelle!. Quando si sono posizionate come ho consigliato, lui ne ha subito sentito beneficio. Ha avuto un'altra colica ma poi tutto è cessato intorno all'una di notte, quando è riuscito a prendere sonno.

CONSIDERAZIONI
a) a volte la zona dolorante è intrattabile, nel senso che il ricevente non sopporta l'aumento di dolore.
b) io non conosco la Medicina Cinese e non ho la più pallida idea del perchè mi siano stati suggeriti quei punti di trattamento.
c) grazie al punto esterno coscia, pulsante, avevo già capito che il dolore sarebbe scomparso perchè l'ho sentito diradarsi in frequenza e diminuire in intensità. Avevo anche intuito che Cesco non sarebbe andato al Pronto Soccorso.
d) ciò che io ho percepito al punto c) è durato in me circa 30 minuti, mentre per mio fratello il tempo è stato dalle 23.30 alle 1.00.
e) chiara percezione che il dolore che sento nel MIO corpo NON E' MIO ma del ricevente.
f) non faccio mai diagnosi (non so, non posso, non voglio) ma il dolorante può descrivere il suo dolore come meglio crede; ho quindi lasciato "colica epatica" del sms, ma intitolo il post con "dolore al fegato". Mi sembra corretto.
g) può non valere per altri. Personalmente tendo a credere che Reiki agisca in modo similare all'Omeopatia: non cura la malattia ma la persona che ha la malattia.

15/8/2014

Multidimensioni all'Ikea

Possiamo conoscere un universo a 4 e più dimensioni, noi che siamo in 3D?

Conoscere è una parola grossa. Intuire qualcosa invece è alla nostra portata.

C'è la storiella degli abitanti del Paese del Foglio di Carta (larghezza e lunghezza ma non l'altezza): conoscono benissimo un quadrato ma non un cubo.
Noi che sappiamo disegnare un cubo su un foglio di carta, potremmo disegnarlo proprio nel Paese del Foglio di Carta cercando di istruire i nostri amici bi-dimensionali.
Pacco cassettiera
Gli abitanti del Paese del Foglio di Carta vedrebbero un quadrato con delle altre linee aggiunte ma non potrebbero comunque capire cos'è un cubo. Potrebbero però immaginare che quella forma disegnata si può "alzare" e dare vita a un quadrato speciale?

Bah...
La stessa cosa vale per noi (per me) quando tentiamo di intuire come può essere fatto un universo a 4, 5, 11 dimensioni.
Possiamo rappresentarcelo come una proiezione, ma niente di più, almeno razionalmente. Ci manca l'"ALTEZZA"

Beh, pensavo a tutte queste cose mentre montavo la cassettiera Malm (mannaggia! mi ha impegnato parecchio il cervello mentre muovevo le mani! Algoritmo e multidimensioni: notevole!...).

Cassettiera montata
Ecco - mi dicevo - come può questo pacco piatto trasformarsi in una cassettiera tridimensionale?

1) Oltre alle tavole di legno, ci sono delle cose strane nel pacco 2D: la ferramenta.
Ecco un dettaglio che gli abitanti del Paese del Foglio di Carta non capirebbero: a che servono questi aggeggi metallici?
Un po' come le parti di DNA non codificanti, ma questa è un'altra storia...

2) Ci sono dei movimenti non previsti nè supposti nel pacco 2D: le rotazioni, sia in 2D ma soprattutto in 3D.

Per "alzarci" in altre dimensioni forse dobbiamo trovare la chincaglieria che già abbiamo nel pacco 2D? E le giunzioni (connessioni) da usare per le tavole di legno potrebbero essere degli indicatori per le "rotazioni"?

Sì, lo so. Sto vaneggiando. Mente bacata. Ma mi piace così tanto... Non costa nulla.

Di fatto, per montare la Malm, in certi momenti mi sono lasciata guidare proprio dalla ferramenta...

Cos'è un algoritmo? Uno stile musicale?

Oh nooo!

L'abbiamo incontrato parlando di Gödel qui.

E, da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Algoritmo, si può dire che:

algoritmo è un procedimento formale che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi. Un problema risolvibile mediante un algoritmo si dice computabile.

C'è un modo semplice per capire cos'è un algoritmo.
Mi è venuto in mente mentre stavo montando una cassettiera per la stanza da letto.
Ho studiato il libretto allegato alla confezione per un'ora e mezza, poi ho iniziato il mio lavoro.

Era il libretto di istruzioni di montaggio che Ikea allega a tutti i suoi prodotti.

Proprio così.
Una sequenza ordinata, progressiva e finita (cioè manovre che non sono infinite) che conduce passo passo alla soluzione di un problema (montare la cassettiera).

Ho riflettuto che l'algoritmo non era completo.
Ci voleva anche un algoritmo che mi dicesse di spacchettare, aprire tutta la ferramenta e contarla, preparare esattamente tutti gli arnesi che mi sarebbero serviti.
Insomma dei pre-algoritmi...

Inoltre serviva anche un algoritmo prima di tutti gli altri: prendere l'auto, andare all'Ikea, comprare, caricare, tornare a casa, scaricare i pacchi e portarli in casa.

Morale della favola?
Oltre che ordinato, l'algoritmo deve essere sequenziale.
Ne so qualcosa quando, a lavoro finito, mi sono accorta che una fascetta del comodino (sempre dell'Ikea, un altro lavoro) aveva la parte grezza verso l'esterno e quella rifinita era rimasta all'interno.
Mi sento male al solo pensiero che, per rimetterla a posto, devo smontare tutto il comodino!
Del resto, amche in matematica (3x2)+ 1 è diverso da 3x(2+1)...

Inoltre alcuni algoritmi sono proprio faticosi. Mi riferisco a quello che diceva di portare i pacchi in casa (28 kg su per le scale... uffa).

RISORSE
Perchè non leggere L'algoritmo del parcheggio, Honsell F.
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