Principio di Indeterminazione

Scoperto e definito da Werner Heisenberg nel 1927, il principio enuncia: l'osservazione di un fenomeno condiziona e modifica il fenomeno stesso.

Più esattamente: attraverso l'osservazione non è possibile conoscere, contemporaneamente, la posizione e la direzione di una particella subatomica.
Questo principio dice quindi che l'osservazione non fornisce prova certa della verità. La verità può essere solo immaginata e considerata in termini di probabilità.
Perché?
Perchè ciò che si osserva non è la verità del fenomeno in sè ma l'interazione tra il fenomeno e l'osservazione del fenomeno stesso.
Questo è sconcertante.
L'osservabilità è una delle condizioni fondamentali affinchè un fenomeno sia scientificamente accettabile.
Invece non è possibile conoscere la verità attraverso l'osservazione.

Nel 1927 questo principio ha sconvolto gli addetti ai lavori ma si pensava comunque che esso valesse per il mondo subatomico.
Non è così.
Esiste sempre una interazione tra 2 entità: l'osservato e l'osservatore.
Quando si fa un esperimento, le intenzioni e le aspettative dello sperimentatore condizionano il risultato. In medicina, ad esempio, è stato introdotto il protocollo del "doppio cieco a placebo controllato".

Il doppio cieco ci indica che non solo a livello subatomico ma anche nella vita "normale" vale il principio di Heisenberg.
Ciò che viene osservato condiziona quello che si pensa, ciò che si pensa condiziona quello che si osserva.

In realtà il condizionamento è più profondo: non serve osservare, basta il pensare!

Inoltre va detto che le particelle subatomiche non sono soltanto nell'acceleratore del CERN ma sono anche dentro di noi.
Le nostre particelle sono tante, ma veramente tante, e le loro interazioni non possono non dare vita a fenomeni macroscopici. Forse non ce ne rendiamo conto (non ancora, non tutti), ma un giorno scopriremo che ciò che ora consideriamo casuale, tutte le "anomalie" che non sappiamo spiegare, segue una legge superiore.

Il Principio di Heisenberg è duro da digerire per la collettività: tutte le ricerche scientifiche sinora condotte valgono o no?
E risulta ancor priù tremendo a livello personale: sono disposto a cambiare i miei schemi mentali, ciò che finora consideravo vero, esatto, giusto e sicuro?


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RISORSE
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